EMERGENZA  PER  I FRATELLI FILIPPINI

emergenza


Cari Confratelli,
grazia e pace.
I confratelli nelle Filippine stanno tutti bene. Purtroppo il padre maestro dei novizi, Dick Eslopor, originario della regione, non è riuscito ancora a mettersi in contatto con i propri familiari per cui sta tentando un viaggio avventuroso per raggiungerli. Siamo chiamati a pregare per lui e per la sua famiglia. Vi terremo informati sull’evoluzione della situazione.
P. Paolo, inoltre, ci rassicura che non ci sono altri seminaristi né a Manila né a Roma i cui familiari siano coinvolti nella catastrofe.
Nelle informazioni scritte che seguono p. Paolo ci offre la possibilità di contribuire ai bisogni concreti in beni alimentari e non per l’emergenza.
A tutti l’augurio di un fecondo avvento.
p. Enrico Spano, vicario

Scrive P. Paolo Pirlo
Il Giovedì 14 Novembre 2013 0:19, Paolo Pirlo <paolopirlo@yahoo.com> ha scritto:
 
Qui a Manila tutto bene, solo piogge a dirotto ma senza vento. Invece nelle isole del centro, dette Visayas, i danno sono enormi. La famiglia di P. Dick risiede a Tabon-Tabon, un paese a pochi chilometri da Tacloban, colpito in pieno dal tifone. In questi giorni tenterà di andare a trovare i famigliari. Qualora ricevessimo offerte, le diamo direttamente a lui per la famiglia e i loro vicini. Siccome la “RadioinBlu” italiana, della CEI, mi ha chiesto proprio ieri uno scritto e una intervista sul tifone, allego il messaggio dato loro, così per condividere questo momento difficile per le Filippine. Un salutone e tutti e auguri.
 
P. Paolo

 

ARTICOLO PER RADIOINBLU_________________
 
DATI STATISTICI DEL TIFONE YOLANDA: il tifone Hayan, conosciuto localmente come Yolanda, ha colpito con forza inaudita le isole di Samar e Leyte, causando circe 10,000 vittime. Proveniente dall’oceano Pacifico, ha colpito la costa delle Filippine a partire dalle 7 del mattino di venerdì 8 novembre, ed è uscito dal paese dopo circa 24 ore, lasciando una scia di morte e distruzione. Una prima stima parla di 10,000 morti e milioni di senza tetto.
 
COMUNICAZIONI: i voli sono ancora sospesi, perché gli aeroporti di Tacloban e Calbayog sono chiusi. I porti sono parzialmente inagibili, per via che diverse navi si sono incagliate e impediscono l’attracco di altre navi. Si stanno riaprendo le strade, con molta difficoltà. Non c’è elettricità nell’isola di Leyte, e ci vorrà più di un mese per ripristinare le centrali elettriche, e molti di più per riparare la rete di distribuzione.
 
NOVENA DI PREGHIERA E SOLIDARIETÀ: I Vescovi Filippini hanno invitato a fare una novena di preghiera e di carità in tutte le 86 diocesi nelle Filippine a favore delle vittime, dal 11 al 19 novembre. Le Messe e le preghiere sono per le vittime del tifone, così come la colletta.
 
DONAZIONE PAPA FRANCESCO: Il Santo Padre, attraverso il “Pontificium Consilium Cor Unum, ha donato 150,000 dollari come prima ed immediata espressione di solidarietà.
 
LE ISOLE PIÙ COLPITE: 22 su 86 diocesi sono state colpite dal tifone, e le più devastate sono state Samar e Leyte. In particolare, l’occhio del ciclone (conosciuto localmente come tifone e in America come uragano), ha colpito tutta l’isola di Leyte, e la città provinciale di Tacloban. Le diocesi colpite nell’isola di Samar sono Calbayog e Borongan; nell’isola di Leyte: Palo, Maasin.
 
SEMINARIO DI PALO: Il seminario di Palo, dedicato al Sacro  Cuore, è stato completamente distrutto, e solo le mura perimetrali in cemento armato sono ancora in piedi. Tetti, soffitti, mobilio, pareti in legno … tutto è stato divelto e sparso anche a centinaia di metri. I seminaristi e i sacerdoti si sono tutti salvati, perché erano in ritiro spirituale in una casa di ritiro tenuta dalle suore. P. Andrew Reception, il maestro del ritiro, rettore della basilica di Peñafrancia in Naga City, nella provincia di Bicol, ha raccontato  che durante il tifone hanno trovato rifugio nei bagni della casa di ritiro, gli unici fatti in cemento, mentre il resto della casa e’stato spazzato via dalla furia del venti. Mentre i seminaristi stavano rientrando a piedi verso il seminario, hanno fatto del loro meglio per aiutare le persone ferite. Giunto al seminario si sono resi conto che gli edifici di studio, di ricreazione, e la cappella non c’ erano più.
 
Fino a lunedì non si avevano notizie dei seminaristi del seminario minore, che erano ad Ormoc per il ritiro spirituale.
 
I SACERDOTI DI MAASIN: il clero di Maasin, assieme al vescovo Cantillas, si sono salvati perché si trovavano a Manila per condurre un concerto a favore dei sacerdoti malati ed anziani della diocesi.
 
CARDINALE LUIS  ANTONIO TAGLE: il cardinale di Manila, che tutti conoscono in Italia come “the smiling cardinal,” figlio prediletto di Benedetto XVI, ha chiesto ai fedeli di Manila di coordinare gli aiuti attraverso Caritas Manila. Il cardinale è rimasto felicemente colpito dalla solidarietà dimostrata da associazioni straniere, e specie dai 10 milioni di filippini che lavorano all’ estero.
P. Paolo Pirlo, Missionario nelle Filippine
dei Figli di Santa Maria Immacolata

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