SECONDA STAZIONE
GESÙ E’ CARICATO DELLA CROCE
Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 27-31
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: “Salve, re dei Giudei!”. E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.
MEDITAZIONE
Cari amici, questo invito è di grande attualità. Stiamo attraversando un periodo storico molto particolare: il progresso tecnico ci ha offerto possibilità inedite di interazione tra uomini e tra popolazioni, ma la globalizzazione di queste relazioni sarà positiva e farà crescere il mondo in umanità solo se sarà fondata non sul materialismo ma sull’amore, l’unica realtà capace di colmare il cuore di ciascuno e di unire le persone. Dio è amore. L’uomo che dimentica Dio è senza speranza e diventa incapace di amare il suo simile. Per questo è urgente testimoniare la presenza di Dio affinché ognuno possa sperimentarla: è in gioco la salvezza dell’umanità e la salvezza di ciascuno di noi. Chiunque comprenda questa necessità, non potrà che esclamare con san Paolo: «Guai a me se non annuncio il Vangelo!» (1 Cor 9,16).
ACCLAMAZIONI
V. Gesù di Nazareth, condannato alla morte di croce,
testimone fedele dell’amore del Padre.
R. Signore Pietà
V. Gesù, Figlio di Dio, obbediente alla volontà del Padre, fino alla morte di croce.
R. Signore Pietà
Santa Madre, deh voi fate che le piaghe del Signore siano impresse nel mio cuore.
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