Giorgio Perozeni


Giorgio Perozeni in realtà si chiamava Giuseppe nato il 9 ottobre del 1929 al “Ca’ Rota” lungo l’Adige.
Molto credente e praticante era affezionato alla sua Parrocchia di nascita il Sacro Cuore di Gesù; dopo essersi sposato con Assunta Gottardi andò ad abitare a “Villa” e scelse come nuova Parrocchia Santa Maria Ausiliatrice, era quindi un “fuori parrocchia”.
La vita della Parrocchia è sempre stata per lui il punto centrale del suo operare. Persona molto aperta e sorridente con tutti e molto discreta, metteva a servizio di chi ne avevano bisogno le sue grandi mani e il suo grande cuore. Spendeva la sua esperienza di operaio elettricista, come amava definirsi e la sua grande ingegnosità quando era richiesto. Non apparteneva ad un gruppo specifico e non aveva incarichi speciali, ma nel bisogno c’era sempre. Con gli amici del Cadore andava ad affiggere e staccare le insegne per la “4 Passi” e a tagliare i panini; installava l’illuminazione alla Festa del Quartiere e in tutte quelle occasioni in cui era necessario “portare la luce” in Parrocchia o al Castello di Poiano. Ha saputo mettere a disposizione il suo ingegno anche per il gruppo Scout VR 20 quando ha guidato la costruzione della parte sopraelevata nella prima sede delle Guide o quando ha progettato e costruito il primo sistema idraulico con acqua calda a energia solare per i campi estivi, sistema che perfezionava ogni anno. Sempre presente nel montare e smontare il campo estivo Scout fino a quando ha riconosciuto di non averne più le forze, mostrando uno spirito di servizio costante e una voglia di “lasciare il mondo migliore di come lo aveva trovato”, immensamente orgoglioso del fazzolettone che si era guadagnato “sul campo”.
Sensibile verso chi era nel bisogno frequentava il gruppo della S. Vincenzo parrocchiale sia nell’attività di raccolta e distribuzione di generi di necessità sia per sbrigare piccoli sevizi per persone in difficoltà.
Aperto a tutte le proposte che venivano organizzate in Parrocchia aveva anche partecipato all’esperienza del TELESE’. Il nonno Giorgio con la sua calma aggiustava tutto, anche i biscotti rotti che il suo adorato nipotino Emanuele gli portava a casa. Giorgio è stato e continua ad esserlo per chi lo ha incontrato un solido riferimento ed esempio dal luminoso sorriso e dalle grandi mani.

Daniela