Il ministro straordinario della Santa Comunione è un laico, sposato o no, che ricopre in maniera straordinaria (ovvero solo quando si presenti una reale necessità) in particolare due tipologie di servizio liturgico nella distribuzione della Comunione:
- durante le Messe particolarmente affollate o per altre difficoltà in cui possa trovarsi il celebrante
- fuori dalla Messa in modo particolare ai malati in pericolo di morte o quando il numero dei malati che non possono partecipare alla Messa sia tale che i chierici non possono raggiungerli tutti.
I ministri straordinari sono designati per un periodo determinato e ricevono dal sacerdote autorizzato il mandato per tale ministero.
Il ministro, sempre in assenza di chierici e accolito, può esporre il Santissimo Sacramento alla pubblica adorazione secondo le norme della chiesa locale senza però impartire la benedizione eucaristica.
I requisiti per essere ministro straordinario sono, senza dubbio, essere credente, praticante (bisogna tenere in gran conto anche la confessione frequente!) e deve essere capace soprattutto di ascoltare. Si diventa ministro straordinario dopo un breve corso di preparazione.
Il patrono
Il patrono dei ministri straordinari è San Tarcisio, un giovane cristiano del II secolo, che portava la Comunione e che fu martirizzato mentre stava esercitando il suo servizio. Per evitare che le Sacre Specie fossero profanate le consumò tutte prima di morire.
Disposizioni spirituali
|
Turni feriali per i Ministri straordinari dell’Eucarestia
Turni festivi per i Ministri straodinari dell’Eucarestia e per i lettori
Nessuna risposta.