Quasi un decalogo del “buon canto” durante la Messa e della “buona corale”. |
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Il coro accompagna
Il coro è una realtà presente nelle parrocchie italiane. Il suo compito è di “accompagnare” l’assemblea. È parte del popolo di Dio che vive la celebrazione nella lode di Dio attraverso il canto. -
La Messa non è un concerto
Il canto liturgico non è «un’esibizione», e nel rito va evitato l’“effetto concerto” perché la liturgia non è spettacolo ma verità. -
Attenzione ai canti
I canti vanno scelti tenendo conto della pertinenza liturgica dei brani. Il Messale e la Liturgia delle Ore indicano quali contenuti devono avere i brani o a che cosa si devono ispirare. -
Brani non astrusi e con riferimenti spirituali
Si devono privilegiare melodie non troppo astruse e complicate ma facili da apprendere da parte dell’assemblea. Sono da preferire canti con un testo di qualità, possibilmente nutriti di Bibbia e di riferimenti agli scritti dei padri della Chiesa o alle preghiere dei santi. -
Spazio al gregoriano
Attingere al patrimonio musicale del passato in particolare al gregoriano che va indubbiamente utilizzato anche se secondo le possibilità della comunità che lo esegue. -
Chitarra sì o no?
La chitarra in una piccola comunità può essere un uno strumento adeguato. Essendo uno strumento leggero e delicato in una celebrazione numerosa dove è presente un coro ampio ha bisogno del sostegno dell’organo. -
Niente canti registrati
Quando non c’è il coro e quando un’assemblea fa fatica a cantare, meglio il silenzio rispetto ai canti registrati. Il canto registrato è un falso. Il canto liturgico è espressione di un popolo vero. -
Discrezione nei matrimoni
Musiche da film, brani di un cantautore, colonne sonore non entrano bene in accordo con il sacramento. -
Prepararsi bene
Ogni celebrazione richiede sempre un’adeguata preparazione anche se i canti sono conosciuti ed eseguiti in precedenti occasioni. -
Insegnare a cantare
La musica sacra apre al mistero. Tocca il cuore, avvicina i lontani, non ha bisogno di traduzioni. Essa unisce ed eleva: ecco il suo potere straordinario. Si dovrebbe imparare e insegnare a cantare, perché oggi si canta poco nelle nostre chiese e le assemblea non sono abituate a esprimersi con il canto.
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