Gli Zeni
Zeni, una famiglia composta da Carmelo, Antonia e quattro figli: Domenico, Agostino, Tilde e Gianna, si è trasferita a Verona proveniente da Bardolino.
All’arrivo a Ponte Crencano, con i risparmi del quotidiano lavoro, si è costruita la casa insieme ad altri due proprietari e li sono rimasti sempre.
Carmelo, un uomo di alta statura e che incuteva timore e rispetto si è dedicato fin da subito al servizio della chiesa, aiutando Don Piero nelle varie mansioni; egli era considerato dalla gente il vero sagrestano, anche se altri collaboravano con la loro opera.
Era severo, soprattutto con i chierichetti ma non arcigno, perché nascondeva nel cuore tanta tenerezza. Nel suo desiderio tutto doveva filare e se cambiamenti dovevano esserci, essi dovevano essere logici e a favore dei fedeli e non guidati dalle nuove idee che sempre più frequentemente si affacciavano alla porta.
Badava con attenzione all’aspetto economico e si impegnava perché la chiesa potesse avere il necessario decoro e i mezzi di sussistenza.
Antonia, la sua sposa era presente ogni giorno alla S. Messa e silenziosamente lo appoggiava e sosteneva in questo suo impegno.
Dei figli solo Domenico si è sposato ma è vissuto altrove, gli altri sono rimasti tutti in famiglia, con stili diversi di vita ma tutti inseriti nella corrente dell’aiuto e dell’attenzione verso gli altri.
Agostino, che era maestro, dopo molti anni di insegnamento nelle scuole elementari, è partito per il Brasile in aiuto ad una missione dei Padri Comboniani, dove è rimasto oltre 20 anni. Ritornato in Italia, con i suoi proventi ha aiutato molti missionari compresi i Figli di Maria delle Filippine e della Polonia.
Tilde, oltre il lavoro ha dedicato la sua vita alla cura dei suoi genitori nella loro vecchiaia.
Gianna era attivamente inserita in molte associazioni benefiche e per tutte aveva sempre tempo e denaro a disposizione.
Anche se tutti sono morti, la loro memoria rimane viva in tanti hanno usufruito della loro azione benefica.